Hi-UV Debatterizzatore UV per la Riduzione delle Cloroammine nelle Acque di piscina
Hi-UV Debatterizzatore UV per la Riduzione delle Cloroammine nelle Acque di piscina : Hydro Technology in Collaborazione con Idrobussetti, ha creato e Installato il primo Debatterizzatore UV ad Onde corte in grado di eliminare e Ridurre efficacemente le colorazione nell’acqua di piscina! Gli impianti UV finora utilizzati erano a media pressione, e servivano per migliorare le condizioni ambientali della piscina. Abbattimento delle cloroammine, disinfezione efficace per microrganismi cloro resistenti, riduzione dei costi di gestione e rapido ritorno dall’investimento, con la tecnologia UV a media pressione, questi gli obiettivi dell’applicazione. L’impianto UV in piscina si aggiunge al trattamento di disinfezione con il cloro ed è risolutivo senza eseguire altre operazioni. L’installazione è semplice e il reattore s’inserisce nel circuito di ricircolo, dopo i filtri e prima dell’iniezione del disinfettante. Esistono tre tipi di luce UV: UV a onda lunga della luce: ha il valore germicida inferiore; UV di mezzo onda della luce: simile alla luce solare (noto per l’ effetto abbronzante e ha maggiore azione germicida); UV con luce a onde corte: usata per la depurazione dell’acqua. Distrugge qualsiasi microrganismo batterio, fungo, muffa, spora e virus. Nel nostro caso, applicato alla piscina del Centro FIDENZA SPORT abbiamo utilizzato lampade UV a bassa pressione con una lunghezza d’onda estremamente corta. Questo cosa comporta rispetto a lampade a media pressione con lunghezza d’onda media, un consumo energetico nettamente inferiore da 400W anziché 3300W, e soprattutto manutenzioni di minore impatto e pericoli di eventuali surriscaldamenti delle lampade inesistenti. I vantaggi del trattamento con raggi UV sono: l’acqua non emette alcun odore; evita le irritazioni; a differenza dell’ozono il loro utilizzo non è tossico; il reattore è resistente agli urti; per ottenere la massima efficienza le due lampade UV sono incapsulate individualmente; di facile installazione; si conserva a lungo nel tempo. Nota tecnica :
I sottoprodotti tossici e nocivi del cloro. Il cloro è un disinfettante ad azione lenta, che richiede concentrazioni elevate per esercitare la sua funzione. Nell’acqua della piscina combinandosi con il materiale organico dei bagnanti produce una molecola complessa genericamente indicata come cloro combinato. Questa reazione produce sostanzialmente, in rapida successione, cloroammine, dicloroammine e tricloroammine. Questi composti, oltre che dannosi per i bagnanti e lo staff, corrodono gli apparati elettromeccanici, i sistemi di ventilazione, gli infissi e attaccano finanche le strutture dell’edificio. Le tricloroammine, industrialmente usate anche per la produzione dei gas “lacrimogeni”, sono la prima causa degli “occhi arrossati” e dello sgradevole odore di “straccio bagnato”. Com’è stato accertato dall’Università di Modena e Reggio Emilia, poi, ben Il 95% della frazione volatile del cloro combinato è costituito dal cloroformio. I ricercatori (Prof.sse Aggazzotti, Fantuzzi e altri), hanno evidenziato che nuotatori abituali di piscine disinfettate con il solo cloro, “espirano” cloroformio fino a due ore dopo la sessione natatoria. Nella normale gestione della piscina, per cercare di ridurre gli effetti negativi dei sottoprodotti del cloro, si ricorre a consistenti diluizioni giornaliere dell’acqua della vasca, clorazioni shock periodiche, ecc. Purtroppo si tratta di procedure approssimative, messe in atto, il più delle volte con risultati modesti rispetto alle attese, quando i valori del cloro combinato hanno già superato la soglia d’allarme. L’incidenza di tali procedure, però, nella gestione corrente ha costi elevati non recuperabili. L’azione fotochimica degli UV a lunghezza d’onda corta. Gli UV a bassa pressione, con il loro effetto fotochimico, dissociano le cloroammine consentendo il ripristino del cloro attivo libero nell’acqua per la disinfezione di base. Il cloro combinato si riduce, conseguentemente, a valori anche del 50% inferiori a quelli prescritti dalle norme di settore che si rifanno all’Atto d’intesa Stato-Regioni del 2003. Questo trattamento ha reso non più indispensabili ricambi d’acqua e clorazioni shock, determinando quindi condizioni di possibile risparmio di acqua, energia e prodotti chimici. Il costo d’investimento di un impianto UV, per la riduzione del cloro combinato, trova ampia compensazione dai vantaggi che consente. Inoltre il tempo per il recupero della spesa, di soli due anni e anche meno, può considerarsi un fattore veramente decisivo a favore dell’investimento, tenuto conto che l’impianto, ben assistito, può durare ben più di vent’anni. Matteo Giacopini – Water Manager Hydro Technology
Fabio Bussetti – Geologo Idrobussetti