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Hi-NUF Filtration Impianto di ultrafiltrazione per ricircolo acqua di vasca

La tecnologia NUF™ si basa su un brevetto applicato su scala mondiale, che fornisce il riuso dei dispositivi medici sterilizzati usati nel processo della dialisi – ultrafiltrazione di 3,3 mm di velocità di filtrazione nominale – nel settore del trattamento delle acque. I dispositivi – dopo la sterilizzazione eseguita secondo gli standard più rigorosi ANSI/AAMI riconosciuti internazionalmente – sono gli elementi principali dei sistemi ideati, prodotti e messi sul mercato. Il vantaggio principale della tecnologia NUF™ è la sua capacità di fornire una qualità premium all’acqua, perfino più elevata di quella ottenuta dalle membrane di Ultrafiltrazione già esistenti sul mercato con un investimento e costi operazionali molto bassi.

I processi di base del trattamento delle acque per le piscine non è stato modificato da decenni e si basano su: – Eliminazione delle particelle sospese attraverso dei mezzi meccanici (filtrazione su sabbia, filtrazione a cartuccia, ecc.) . – Batteri molto potenti e sostanze inquinanti microbiologiche con dosi massicce di sostanze chimiche. Applicato nelle piscine pubbliche ma soprattutto in quelle private, dove la manutenzione e l’automazione dei dispositivi sono minimi, questo richiede l’iniezione di quantità consistenti di cloro (o di altri agenti ossidanti) per proteggere i nuotatori della contaminazione microbiologica o dalle malattie. Questa procedura è una routine e molto usata. Tuttavia, è un fatto noto che la presenza del cloro nelle acque delle piscine ha un effetto negativo sulla salute dei nuotatori e può provocare prurito, una sensazione di bruciore agli occhi, cattivi odori e altro. Inoltre, la ricerca scientifica ha rilevato chiaramente che l’uso di una concentrazione media di cloro nelle piscine (0,8-2 ppm), potrebbe provocare delle minacce pericolose e cancerogene create dalla combinazione del cloro con delle sostanze organiche secretate in modo naturale dai nuotatori (disinfezione con i prodotti – DBP – come THM).
2.2 Approcci attuali per il miglioramento del trattamento delle acque per piscine Nel corso degli ultimi anni, sono stati fatti grandi sforzi d’investimento per affrontare le minacce e i pericoli causati dai metodi convenzionali del trattamento oltre a cercare di ridurre o perfino eliminare i DBP. Tra i metodi più comuni, c’è il processo combinato multifase di coagulazione e assorbimento con carbone attivo in polvere e la filtrazione su sabbia lenta. Questo processo riduce fino a 0,3 – 0,6 ppm i livelli del cloro libero nell’acqua (richiesti dagli standard tedeschi DIN 19643), e quindi per fornire un agente disinfettante ad una quantità minima quasi non rilevabile dalle persone. Un altro processo innovativo per il trattamento delle acque per piscine, che ottiene velocemente dei riconoscimenti e approvazioni dall’industria per le sue tangibili prestazioni,
è l’Ultrafiltrazione (UF). L’implementazione delle membrane semi-permeabili con un tasso nominale di filtrazione fino a 0,04 µ nel ciclo di filtrazione della piscina fornisce dei risultati immediati: eliminazione dei corpi solidi sospesi con una drastica riduzione di
microorganismi e sostanze inquinanti biologiche in un’unica fase.

Il processo del trattamento UF è stato approvato dagli standard tedeschi DIN (vedi DIN 19643- 4 parte “Trattamento delle acque delle piscine e bagni – Parte 4: Combinazioni dei
processo con l’ultrafiltrazione”). Secondo lo standard DIN 19643-4, l’implementazione della tecnologia del trattamento UF per le piscine, dona molti vantaggi importanti nei confronti di altri processi di trattamento: – Riduzione del 50% della capacità del ciclo della circolazione – Riduzione del 50% del dosaggio del cloro – Alta “capacità fattore carico” (“k” – n. dei nuotatori per ogni m3)
In conclusione, l’Ultrafiltrazione può essere considerata una delle BTs (Best
Technologies) (migliori tecnologie) per questa applicazione. Tuttavia, malgrado i due trattamenti descritti qui sopra danno dei vantaggi importanti nei confronti dei “processi convenzionali”, la loro vasta implementazione sul mercato è stata rallentata da due ostacoli principali: – Sistemi completi multifase e/o UF sono estremamente pesanti, complicati e occupano molto spazio; – I costi d’installazione sono proibitivi. Queste tecnologie sono quindi disponibili per un gruppo ridotto di nuotatori e clienti, cioè le piscine pubbliche con dei budget e spazi considerevoli. Il segmento principale del mercato è composto da proprietari di piscine private che non possono sostenere delle simili soluzioni. I proprietari delle piscine private e pubbliche con dei budget medio-bassi sono quindi obbligati all’esposizione al cloro o ad altri agenti disinfettanti (e DPB pericolosi) in dosi massicce.

La visione per l’implementazione della tecnologia NUF, mirata al trattamento delle acque per piscine è di dare al pubblico che frequenta le piscine pubbliche un sistema compatto e
affidabile che produce acqua UF di alta qualità, priva di corpi solidi sospesi, batteri e sostanze organiche (ad un livello ancora più alto di quello dell’acqua prodotta dai UF commerciali) – ma sempre a prezzi accessibili. In altre parole, superare gli ostacoli descritti qui sopra e trasformare la BT (Best Technology) (migliore tecnologia) in BAT
(Best Affordable Technology) (miglior tecnologia accessibile) In breve, l’esperienza del nuotatore in una piscina trattata con un NUF è simile a quella in un bagno in un bacino di acqua naturale.

Il processo di purificazione NUF avviene “on-line” fornendo dell’acqua non trattata a bassa pressione (da 0,5 bar) attraverso una membrana del tipo NUF. Le NUF sono quindi elementi di Ultrafiltrazione con il più alto livello e con un tasso di filtrazione massimo di 0,03 µ. Prodotti come dispositivi medici, creano una vera e quasi massima barriera di filtraggio a molte gamme di sostanze inquinanti composte da varie fonti, ivi comprese le piscine, cioè i corpi soldi sospesi, batteri, microorganismi di vari tipi, sostanze organiche, macromolecole e altro. Inoltre, grazie alle caratteristiche specifiche delle fibre prodotte con una membrana a superficie estremamente soffice, tutte le sostanze inquinanti e gli agenti pericolosi scartati dalla membrana NUF durante l’operazione, non possono aderire alla superficie e si eleminano facilmente attraverso un semplice controlavaggio. La performance delle membrane NUF è quasi imbattibile per il trattamento delle acque, soprattutto nella gamma delle membrane di Ultrafiltrazione prodotte dai fornitori principali del settore.

Il NUFiltro – è un’unità compatta ad un prezzo accessibile disegnata soprattutto per piscine private con un volume massimo di 80 m3. Il NUFiltro è disponibile in due modalità: attivazione manuale della modalità del controlavaggio o attivazione automatica della modalità del controlavaggio.

Il NUFiltro è un’unità semplice, compatta, facile da installare e ad un prezzo accessibile che integra tutti i vantaggi della tecnologia NUF permettendo ai proprietari delle piscine private ed ai loro ospiti di approfittare dei molti vantaggi della BT (Best Technology) disponibile sul mercato: nuotare in acqua cristallina con un impatto molto basso di cloro. Il compatto NUFiltro è installato come unico apparecchio di filtrazione per il trattamento delle piscine ed è collegato alll’entrata della pompa di circolazione, alla piscina ed allo scarico.

Il NUFiltro sostituisce i filtri utilizzati attualmente e comuni riducendo in modo
drastico l’uso del cloro, bromo o altri agenti ossidanti – a un prezzo simile a quello
del trattamento convenzionale.

  • Piccoli spazi d’installazione. La maggior parte dei locali che contengono le attrezzature per il trattamento delle acque delle piscine sono piccoli, e non pratici/confortevoli. L’unità deve essere quindi compatta, ben accessibile per l’operatore e/o il “conduttore della piscina” per le operazioni di manutenzione e funzionamento.
  • Grazie alle caratteristiche della membrana, la quantità d’acqua usata per il controlavaggio è più bassa di quella usata con la filtrazione a sabbia.
  • Enorme risparmio energetico (grazie alla riduzione del 50% della capacità di circolazione, approvata dal DIN 19643)
  • Risparmio dell’acqua
  • Riduzione del dosaggio delle sostanze chimiche
  • Alto fattore carico: lo standard DIN permette un fattore carico “k” di 1 N/m3 con il trattamento UF contro il 0,5 N/m3 con il trattamento “convenzionale”